Alberto Lysi
Nato a Buenos Aires ha iniziato a 5 anni lo studio del violino sotto la guida del padre, continuandolo in seguito con Ljerko Spiller. Dopo aver vinto diversi importanti premi nazionali si è trasferito in Europa al fine di perfezionare la propria formazione.
Nel 1955 è stato il primo artista argentino ad essere premiato al concorso internazionale Regina Elisabetta di Bruxelles.
In questo contesto ha conosciuto Yehudi Menuhin, che faceva parte della giuria assieme a David Oistrach, Zino Francescatti ed altri rinomati violinisti. Menuhin divenne suo maestro e mentore, introducendolo nell’ambiente musicale europeo. Da allora Alberto Lysy ha raccolto fama e considerazione attraverso i cinque continenti; ha partecipato ai maggiori festival con musicisti quali Benjamin Britten, Pablo Casals, Gaspar Cassado, Nadia Boulanger, Yehudi Menuhin; si è esibito come solista sotto la direzione di Pierre Boulez, Colin Davis, Adrian Boult, Mstislav Rostropovitch e con le orchestre filarmoniche di New York, di Londra, della RAI di Roma, Amsterdam e la Sinfonica nazionale di Washington.
Oggi Alberto Lysy è considerato uno degli interpreti e pedagoghi più importanti.
Da molti anni è radicato in Europa e ha creato la Fondazione Lysy a Buenos Aires in Argentina, istituzione attivamente impegnata in ambito pedagogico e sociale.
Molto importante è il suo impegno nella didattica musicale. Assieme al suo maestro e amico, Yehudi Menuhin, ha fondato la International Menuhin Academy, che ha diretto fino ad ottobre 2007, formando artisti di talento provenienti dal mondo intero.
Ha fondato pure la Camerata Bariloche, con la quale si è lungamente esibito in tournée concertistiche internazionali. Nel 1971 Alberto Lysy ha lasciato la Camerata Bariloche per creare la Camerata Lysy, con la quale ha ottenuto grandi successi in un’intensa attività musicale che continua a tutt’oggi.
Egli ha anche dato vita a diversi festival internazionali. Dirige i «Rencontres Musicales» in Svizzera.
Si è esibito a Castel Gandolfo per rendere omaggio a Yehudi Menuhin, in presenza del Santo Padre Giovanni Paolo II.
Ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua attività culturale e sociale da monarchi, governi e società musicali.
Edizione | 2008