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Alberto Lysy e membri della sua Camerata 

Lunedì 22 settembre 2008


Alberto Lysy e membri della sua Camerata

Presentazione a cura di Zeno Gabaglio

Se non fosse nata circa mezzo millennio fa l’idea di «camerata» potrebbe apparire come pienamente moderna, un concetto aperto come quelli che da qualche tempo vanno molto di moda.

Una camerata musicale è infatti ben lungi dall’essere un organico fisso e fissato, è anzi un’unione di musicisti in pieno stile-laboratorio, con una dinamicità di fondo che ne tradisce la spinta alla continua evoluzione.

Così lo era per gli inventori del melodramma, altresì noti come Camerata de’Bardi, e così lo è stato per tutti i gruppi che si sono succeduti nella storia della musica dietro questa etichetta-categoria.

Uno degli esempi a noi più vicini, e tra i più noti a livello mondiale ormai da quaranta anni, è quella Camerata Lysy che dal 1971 propone il meglio della musica per archi sotto spoglie continuamente rinnovate e accompagnandosi con compagni di viaggio illustrissimi. Uno su tutti il grande Yehudi Menuhin.

Il fondatore Alberto Lysy guiderà ancora una volta la sua camerata in un itinerario musicale indubbiamente affascinante. 

Le combinazioni strumentali che si succederanno nel concerto vanno dal duo al quintetto d’archi per un repertorio che comprende brani sudamericani (non poteva certo mancare l’Argentina, patria di Lysy e di Astor Piazzolla) posti a fianco del virtuosismo europeo più sfrenato (l’Andante con variazioni di Niccolò Paganini), del romanticismo più equilibrato (il Capriccio per quartetto d’archi di Felix Mendelssohn) e del Novecento sospeso tra innovazione e recupero del popolare (i Sei Duo per due violini di Béla Bartók).

Varietà di stili e ispirazioni che all’apparenza potrebbero disorientare ma che, nelle mani di uno dei più grandi didatti del violino e tra i maggiori interpreti del secolo, sapranno invece svelare la fondamentale unitarietà e universalità del messaggio musicale.


Alberto Lysy · violino

Nato a Buenos Aires ha iniziato a 5 anni lo studio del violino sotto la guida del padre, continuandolo in seguito con Ljerko Spiller. Dopo aver vinto diversi importanti premi nazionali si è trasferito in Europa al fine di perfezionare la propria formazione.
Nel 1955 è stato il primo artista argentino ad essere premiato al concorso internazionale Regina Elisabetta di Bruxelles. 
In questo contesto ha conosciuto Yehudi Menuhin, che faceva parte della giuria assieme a David Oistrach, Zino Francescatti ed altri rinomati violinisti. Menuhin divenne suo maestro e mentore, introducendolo nell’ambiente musicale europeo. Da allora Alberto Lysy ha raccolto fama e considerazione attraverso i cinque continenti; ha partecipato ai maggiori festival con musicisti quali Benjamin Britten, Pablo Casals, Gaspar Cassado, Nadia Boulanger, Yehudi Menuhin; si è esibito come solista sotto la direzione di Pierre Boulez, Colin Davis, Adrian Boult, Mstislav Rostropovitch e con le orchestre filarmoniche di New York, di Londra, della RAI di Roma, Amsterdam e la Sinfonica nazionale di Washington.

Oggi Alberto Lysy è considerato uno degli interpreti e pedagoghi più importanti. 
Da molti anni è radicato in Europa e ha creato la Fondazione Lysy a Buenos Aires in Argentina, istituzione attivamente impegnata in ambito pedagogico e sociale.
Molto importante è il suo impegno nella didattica musicale. Assieme al suo maestro e amico, Yehudi Menuhin, ha fondato la International Menuhin Academy, che ha diretto fino ad ottobre 2007, formando artisti di talento provenienti dal mondo intero. 
Ha fondato pure la Camerata Bariloche, con la quale si è lungamente esibito in tournée concertistiche internazionali. Nel 1971 Alberto Lysy ha lasciato la Camerata Bariloche per creare la Camerata Lysy, con la quale ha ottenuto grandi successi in un’intensa attività musicale che continua a tutt’oggi.
Egli ha anche dato vita a diversi festival internazionali. Dirige i «Rencontres Musicales» in Svizzera.
Si è esibito a Castel Gandolfo per rendere omaggio a Yehudi Menuhin, in presenza del Santo Padre Giovanni Paolo II.
Ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua attività culturale e sociale da monarchi, governi e società musicali.


Milena Legouska · violino
Akiko Shimizu · violino
Bogdow Banu · viola
Jan Szakal · violoncello


Programma

Amancio Alcorta 1805–1862
Pedro Esnaola 1808–1878
Juan B. Alberdi 1810–1884
Tre menuetti argentini
Arrangiamento di Alberto Lysy

Astor Piazzolla 1921–1992
Milonga del Angel

Pedro Saenz 1867–1927
El Pajarito triste dedicato ad Alberto Lysy

Alberto Lysy *1927
Canción de cuna
Malambo

Béla Bartók 1881–1945
Sei Duo per due violini: Alberto Lysy e Milena Legouska

Bernard Schulé 1909–1996
Elegy (dedicato alla Camerata Lysy)

Felix Mendelssohn 1809–1847
Capriccio per quartetto d’archi

Niccolò Paganini 1782–1840
Andante con variazioni per violino e archi
Solista: Alberto Lysy