Ha detto Sholom Dovber Schneersohn, rabbino, filosofo e mistico russo-ebraico: «una melodia chassidica fortifica la speranza e la fiducia, porta la gioia e pone la casa e la famiglia in uno stato di luce».
Il movimento chassidico è iniziato con gli insegnamenti di Israel ben Eliezer, conosciuto come il Baal Shem Tov. Nato in Russia nel 1698, iniziò a diffondere i suoi insegnamenti negli anni attorno al 1730. Il chassidismo si basa sulla fede originale nella Torah e sull’esecuzione dei comandamenti divini, quale base per la relazione personale e individuale con il Creatore. Il Baal Shem Tov
mise grande enfasi nel servizio fatto con
gioia verso il Creatore. È dunque naturale che
la musica e la melodia giochino un ruolo principale nel chassidismo.
Nell’ambito della musica chassidica, le melodie senza parole hanno un posto particolare. Viene insegnato che le parole limitano l’espressione dell’animo e che le melodie senza parole possono raggiungere livelli spirituali preclusi a quelle con testi. E molte di queste melodie senza testo sono entrate a far parte del repertorio del Chassidic Songs Project.
Vi sono però anche alcuni brani che presentano testi che, tratti da fonti religiose classiche, raccontano storie utili quale metafora dell’esperienza spirituale. Ad esempio
nel pezzo Kol Ba-Yar, dove un padre e un figlio hanno un dialogo sul loro ritorno a casa.
Il simbolismo è chiaro: la canzone parla dell’unione di Dio con i suoi figli.
Ci sono anche canzoni che raccontano storie mitiche del chassidismo, come Hop Kazak che narra le vicende del leggendario maestro chassidico Aryeh Leib di Shpole, conosciuto come lo Shpoler Zeide. La storia tratta di un povero oste ebreo imprigionato dal suo signore perché non ha pagato le rendite. Per il compleanno del signore viene chiamato il prigioniero, vestito con pelle d’orso, e viene obbligato a competere in ballo con un cosacco: se vince sarà libero, se perde sarà ucciso. Lo stanco e affamato prigioniero non ha però speranze contro il forte cosacco. In suo soccorso, e malgrado non sappia per nulla ballare, lo Shpoler Zeide si offre di prendere il suo posto. E in risposta alle insistenti preghiere gli appare il profeta Elia che gli insegna come danzare con il cosacco. Il giorno seguente lo Shpoler Zeide vince la competizione, guadagnando così la libertà per l’oste.
Miloš Valent · violino · viola
Specialista nelle interpretazioni storiche, Valent ha studiato al Conservatorio di ilina e presso il Performing Arts College di Bratislava. È stato primo violino di spalla dell’orchestra barocca Teatro Lirico di Stephen Stubbs e nel 1993 ha fondato Solamente Naturali, ensemble in cui suona il violino e del quale è direttore artistico.
Con Solamente Naturali ha pubblicato i Concerti per volino di Joseph Umstatt per ORF Alte Musik. Per l’etichetta ECM ha invece partecipato a registrazione e tour europeo di Mater (progetto di Vladimir Godár e Iva Bittová), in testimonianza del suo impegno anche nella musica contemporanea.
Ha registrato infine con i maggiori specialisti di musica antica per Teldec, EMI, Virgin Classics e Vanguard Classics.
Boris Lenko · fisarmonica
Diplomatosi al Conservatorio di ilina e al Performing Arts College di Bratislava è un solista molto richiesto nonché assiduo divulgatore di musica originale per fisarmonica. Vincitore di numerosi concorsi, è insegnante al Performing Arts College di Bratislava e si esibisce regolarmente nell’ambito di grandi eventi nazionali e internazionali. Il Music Fund ha riconosciuto nel 2007 il suo contributo alla musica slovacca con il premio Fric Kafenda.
Jozef Lupták · violoncello
Tra le personalità prominenti dell’attuale scena musicale slovacca, ha studiato violoncello a Bratislava e presso la Royal Academy di Londra, risultando vincitore in diversi concorsi nazionali ed internazionali. Esibitosi con prestigiosi partner nell’ambito dell’interpretazione classica – Andrew Parrott, Jií Blohlávek e Robert Cohen – ha realizzato diverse produzioni discografiche (da Bach al Novecento) e ha partecipato a numerose prime esecuzioni di musica contemporanea.
Si dedica attivamente anche all’improvvisazione e a particolari progetti tra jazz e rock.
Baruch Myers · pianoforte e voce
Nato nel 1964 nel New Jersey si è formato presso la Juilliard School of Music di New York e ha continuato gli studi presso la University of Michigan School of Music, dove si è diplomato in composizione. Nel 1983 ha iniziato gli studi religiosi e nel 1990 ha ricevuto l’ordinazione di rabbino. Nel 1993 è stato nominato rabbino della comunità religiosa della Slovacchia. Assieme alla moglie Chana ha fondato il centro educativo ebreo della Slovacchia di cui è direttore esecutivo. Ha 12 figli.
Programma
Chassidic Songs Project è stato fondato dal rabbino di Bratislava Baruch Myers, il quale prese contatto con il violoncellista Jozef Lupták iniziando ad affrontare i canti in duo. Lavorando all’arrangiamento divenne subito chiaro che sarebbe stato meglio avere anche altri strumenti e altri musicisti. Ad integrare il gruppo furono cosi invitati il violinista Miloš Valent e il fisarmonicista Boris Lenko.
Le musiche e le danze chassidiche sono perlopiù vecchie canzoni per le diverse occasioni legate al movimento chassidico. Le più antiche hanno 400 anni, le più recenti 60 o 70. Per la maggior parte provengono dalle regioni della Slovacchia, Ucraina, Russia, Polonia, Ungheria e Romania. L’arrangiamento dei pezzi è in massima parte un lavoro comune di tutto il gruppo.