Per certi versi Lied e Opera sono situazioni musicali che stanno agli antipodi. Introverso il primo, esuberante la seconda; cameristico il primo, sinfonico-orchestrale la seconda; domestico il primo, per grandi spazi la seconda.
Ma siccome l’opera lirica è stata un fenomeno che, tra Sette e Ottocento, ha pervaso la società a tutti i livelli, è capitato anche che il piano liederistico e quello operistico si trovassero inaspettatamente a coincidere. Non tanto perché il Lied si è fatto orchestrale e teatrale (contro quest’affermazione Mahler e Strauss avrebbero comunque qualcosa da obiettare…) quanto piuttosto perché l’Opera è uscita dai teatri per entrare prepotentemente nelle case di tutti i melomani. Appassionati di musica che non riuscivano ad aspettare le tempistiche degli impresari o che si volevano appropriare delle melodie in prima persona suonandole e cantandole.
Le arie e i duetti d’opera più famosi si sono quindi mischiati sui leggii dei pianoforti borghesi di mezza Europa – ovviamente trascritti – con i Lied dei compositori romantici, pensati invece apposta ed esclusivamente per un utilizzo da salotto. Così la Sehnsucht schumanniana ha potuto e dovuto convivere con le solari melodie rossiniane o i toni frizzanti di Offenbach; così il classicismo viennese di Mozart si è visto affiancato al tardoromanticismo verista di Puccini.
Quello che è interessante, in un simile miscuglio poetico e stilistico, è la completa assenza del concetto di «fedeltà all’autore». Per cui le parti orchestrali venivano trascritte, le arie rimaneggiate, gli opus spezzettati, le epoche sovrapposte, gli autori intercambiati. E addirittura i più avvincenti temi vocali delle opere venivano riutilizzati da altri compositori per creare dei potpourris strumentali, vere e proprie hitparade di melodia e virtuosismo. Assoluta infedeltà nei confronti dell’autore e abuso privato della sua eterna genialità, quindi: ma non era forse questo un modo incredibilmente dinamico per vivere la musica?
Nicola Brügger · soprano
Soprano, ha terminato lo studio di Kirchen-musik con la specializzazione in direzione di coro presso la Musikhochschule di Lucerna, istituto dove aveva iniziato la formazione di canto con Peter Brechbühler. Ha poi proseguito lo studio con Lena Hauser a Zurigo/Winterthur e nel 2004 ha ottenuto il Konzert-diplom in canto. Ha inoltre seguito masterclasses con Margreet Honig, Hartmut Höll e Jill Feldmann.
Ha partecipato ad importanti festival internazionali (Bachfest Sciaffusa, Offenbach Festival Lac Léman, l’Ekhof-Festival Gotha e Brandenburgische Sommerkonzerte) e ha collaborato con orchestre quali Capriccio Basel, Arsatius Consort di Monaco e Rheinische Philharmonie.
Nicola Brügger insegna canto ed è attiva quale direttrice di coro.
Simon Witzig · tenore
Tenore, ha ricevuto la prima lezione di canto durante la formazione di docente. Dopo una breve attività quale maestro ha studiato canto presso la Hochschule di Zurigo/Winterthur con Paul Steiner. Si è successivamente perfezionato con Laurel Miller, Karl Engel, Oliver Widmer e Jan Schultsz e ha attivamente collaborato con Scot Weir, Hans Peter Blochwitz e Shari Rhoads.
Il suo repertorio spazia dalla musica di Schütz a quella contemporanea, con un interesse prevalente per le diverse parti dell’Evangelista e per le opere romantiche.
Si è esibito in festival importanti (quali Lucerne Festival, Bachfest Sciaffusa e Musikspielfest Zurigo) con i maestri Howard Griffiths e Beat Raaflaub e con i complessi strumentali Philharmonie Hradec Kralowe, Rheinische Philharmonie Düsseldorf e Arsatius Consort Monaco.
Duo Ambra e Fiona Albek · violino · pianoforte
Ambra, al violino e alla viola, è stata allieva di Tamás Major, Alberto Lysy e Igor Karsko. Ha ottenuto il Konzertdiplom in violino con Rudolf Koelman e in viola con Wendy Champney presso la scuola universitaria di Zurigo/Winterthur, perfezionandosi anche con Nora Chastain, Friedemann Rieger ed il quartetto Carmina.
Fiona, al pianoforte, si è diplomata con Nora Doallo a Lugano e in seguito si è perfezionata in musica da camera con Friedemann Rieger a Zurigo/Winterthur.
Come Duo le sorelle Albek hanno conseguito a Imola il master in musica da camera sotto la guida di Pier Narciso Masi.
Si sono inoltre esibite come soliste o in gruppi da camera per manifestazioni e festival musicali in Europa, Stati Uniti e Australia.
A loro è stato dedicato da William Perry il concerto Gemini per duo e orchestra, la cui prima esecuzione si è tenuta a Greenfield (Massachusetts, USA) sotto la direzione di Paul Phillips e che è stato recentemente registrato per Naxos con la RTE National Symphony Orchestra di Dublino.
Programma
Gioachino Rossini 1792–1868
Serenata, da una raccolta di musiche da camera
Robert Schumann 1810–1856
Da Liederkreis, op. 39
Waldesgespräch
Die Stille
Zwielicht
Da Dichterliebe, op. 48
Im wunderschönen Monat Mai
Aus meinen Tränen spriessen
Die Rose, die Lilie, die Taube, die Sonne
Wenn ich in deine Augen seh’
Ich grolle nicht
Pietro Mascagni 1863–1945
Fantasia su temi dalla Cavalleria Rusticana, per violino e pianoforte
Alessandro Lucchetti *1958
Robert Schumann Er und Sie, duetto op. 78 n. 2
Unterm Fenster, duetto op. 34 n. 3
Liebhabers Ständchen, duetto op. 34 n. 2
Wiegenlied am Lager eines kranken Kindes, duetto op. 78 n. 4
Giacomo Puccini 1858–1924
Fantasia su temi della Tosca, per violino e pianoforte
Alessandro Lucchetti
Wolfgang Amadeus Mozart 1756–1791
Da Così fan tutte, K 588
Fra gli amplessi in pochi istanti, duetto di Fiordiligi e Ferrando
Jacques Offenbach 1819–1880
Da Orphée aux enfers
Ah, c’est ainsi, duetto di Eurydice e Orphée