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Paganini contro Paganini

Lunedì 29 settembre 2008


Rudolf Koelman e Raaf Hekkema

Presentazione a cura di Zeno Gabaglio

Se nel far west si fossero usati strumenti di musica anziché pistole probabilmente sarebbe stato all’ordine del giorno assistere a dei regolamenti di conto musicali.
Un po’ come quello che accadrà lunedì 29 settembre alla Sala Boccadoro di Montagnola. Da una parte il sassofono di Raaf Hekkema, dall’altra il violino di Rudolf Koelman, ad affrontarsi sul terreno comune costituito dai celeberrimi ed iper-virtuosistici Capricci di Paganini.
Nella prima parte i due contendenti si studieranno, si guarderanno in cagnesco gettando a più riprese il guanto della sfida. E questo suonando in alternanza dei Capricci differenti, col preciso obiettivo, attraverso il virtuosismo, di intimorire l’avversario.
Nella seconda parte andrà in scena il duello vero e proprio, perché il pezzo su cui si misureranno in successione sarà identico per entrambi. Per arrivare all’apoteosi finale del leggendario Ventiquattresimo Capriccio suonato assieme

Chi la spunterà?

Al di là della possibile lettura «in chiave pistolero», il terzo appuntamento dei Concerti del lunedì al Boccadoro propone diversi spunti di interesse, magari anche più seri. Da un lato l’indubbia bravura dei due protagonisti olandesi: Raaf Hekkema, concertista plurivincitore in concorsi internazionali e con una ricca attività discografica alle spalle, e Rudolf Koelman, tra gli ultimi allievi di Jascha Heifetz, già primo violino di spalla della Royal Concertgebouw Orchester e ora rinomato concertista internazionale.
Da un altro lato l’interesse è dato dalla possibilità di ascoltare uno dei repertori più vertiginosi della musica di tutti i tempi, quei Capricci dalla difficoltà quasi sovrumana, trasposto per uno strumento diverso dall’originale. E proprio la qualità di questo lavoro di trasposizione – pubblicato su disco per la MDG nel 2006 – è valsa ad Hekkema il titolo di strumentista dell’anno 2007 per la rivista Echo Klassik.
Un ultimo dato d’interesse sarà quello di (ri-)scoprire – oltre i duelli e la trascendenza tecnica – il profondo significato musicale dell’opera di Paganini, intimamente carica di pathos melodico e protesa nell’esaltazione del soggetto-uomo-artista.
Varietà di stili e ispirazioni che all’apparenza potrebbero disorientare ma che, nelle mani di uno dei più grandi didatti del violino e tra i maggiori interpreti del secolo, sapranno invece svelare la fondamentale unitarietà e universalità del messaggio musicale.


Rudolf Koelman · violino

Rudolf Koelman è nato nel 1959 ad Amsterdam. A 7 anni ha iniziato lo studio del violino con Jan Bor e nel 1972 ha continuato la propria formazione sotto la guida di Hermann Krebbers al conservatorio di Amsterdam. Dal 1978 al 1981 è stato uno degli ultimi allievi di Jascha Heifetz presso la  Southern California University di Los Angeles.
Fino al 1999 è stato primo violino spalla della Royal Concertgebouw Orchester di Amsterdam. Al suo attivo ha parecchie registrazioni discografiche, televisive e radiofoniche e si esibisce su scala internazionale sia in veste di solista che di camerista. 
Insegna violino presso la Musikhochschule für Kunst + Theater di Zurigo/Winterthur e viene regolarmente invitato come professore ospite in diverse università rinomate o come giurato in concorsi internazionali.
Si è esibito con artisti quali Fabio di Casola, Thomas Demenga, Nikolaus Hornancourt, Ulrich Koella, Philippe Herreweghe, Peter Maag, György Pauk e Raphaël Wallfisch.


Raaf Hekkema · sassofono

Raaf Hekkema è plurivincitore di concorsi internazionali, conduce un’intensa attività concertistica e opera come compositore e come trascrittore di brani del repertorio classico.
In concerto si esibisce da solista, con orchestra (con Nieuw EnsembleHet Brabants Orkest, Beethoven Academy e l’Orchestre de chambre de la Gironde) e con il quintetto di fiati Calefax Reed Quintet di cui è fondatore.
Numerose sono le registrazioni realizzate da Hekkema, diverse delle quali sono state gratificate da importanti premi. Su tutte l’incisione dei «24 Capricci» di Paganini per sassofono (che gli è valsa il titolo di strumentista dell’anno 2007 per la rivista Echo Klassik) e i nove dischi prodotti con il Calefax Reed Quintet che sono stati insigniti di riconoscimenti quali il «Premio Philip Morris» (1997), il premio «Kersjes van de Groenekan» (2001) e il «Premio VSCD per la musica» (2005).
Particolarmente apprezzate sono le sue esecuzioni dell’Arte della Fuga e delle Variazioni Goldberg di Bach, del Tombeau de Couperin di Ravel, della musica per tastiera di Debussy e Rameau, ma anche la jazz-suite The River di Duke Ellington e la musica per pianoforte del compositore americano Conlon Nancarrow.
Raaf Hekkema non insegna, ma ha tenuto corsi di perfezionamento presso l’Università di Greensboro nel North Carolina, alla Messiaen Academie, alla NJO Summer Academy e alla Hochschule für Musik + Theater di Zurigo.


Programma

Niccolò Paganini 1782–1840
Capricci, op. 1
N. 1 Andante, sassofono alto
N. 20 Allegretto, violino
N. 19 Lento, Allegro assai, violino
N. 11 Andante, Presto, Andante, sassofono alto
N. 24 Tema Quasi Presto con variazioni, sassofono alto
N. 9 Allegretto, violino
Duo merveille Adagio, Allegro molto, sassofono soprano 
N. 17 Sostenuto, Andante violino e sassofono soprano
N. 14 Moderato, violino
N. 14 Moderato, sassofono soprano
N. 15 Posato, sassofono soprano
N. 15 Posato, violino
N. 13 Allegro, violino
N. 13 Allegro, sassofono alto
N. 16 Presto, sassofono alto
N. 16 Presto, violino
N. 24 Tema Quasi Presto con variazioni, violino e sassofono alto
Tutti gli arrangiamenti per sassofono sono di Raaf Hekkema